IL PRIMO ROMANZO DI UNA NUOVA SAGA.
UNA STORIA D’AMORE, DI AZZARDI GIOVANILI E DI PREGIUDIZI CRUDELI NELLA REGIONE PALUDOSA DELLE TIDELANDS, DURANTE LE LOTTE POLITICHE DEL TEMPO DI CROMWELL.
Sussex 1648. Alinor ha ventisette anni e due figli, è guaritrice in un piccolo paese sulla costa, dove il salire e il ritrarsi della marea cambiano la natura di una terra che non è terra, ma intarsio di canali melmosi, sabbie mobili, pozze profonde. Alinor teme di essere isolata e condannata perché è stata abbandonata dal marito e senza lo status di moglie, o di vedova, nell’Inghilterra puritana di Cromwell si è oggetto delle peggiori angherie. Difficile dimostrare di non essere una strega, o una prostituta al servizio delle fate dei boschi. Alinor è poverissima, ma determinata a sopravvivere. L’incontro con il prete ventiduenne, James Summer, mandato dai fedeli del re cattolico Carlo I a organizzarne di nascosto la fuga, complica terribilmente la sua esistenza già precaria. Per la prima volta, Philippa Gregory non descrive velluti e broccati, principesse prigioniere dei cerimoniali di corte, ma può mettere alla prova il suo sapere nella ricostruzione di un paesaggio estraneo, ostile, insidioso, di una povertà estrema, di orli di gonne perennemente infangati e incrostati di chele di granchio.
Philippa Gregory è l’autrice inglese di romanzi storici più letta al mondo. Dai suoi libri sono stati tratti film e serie TV molto popolari, come quella delle Due Rose. Ha studiato Storia all’Università del Sussex e ha conseguito un dottorato all’Università di Edimburgo. Nell’ottobre del 2016, a Londra, per i suoi meriti letterari, le è stato conferito il più importante premio dedicato al romanzo storico, l’Outstanding Contribution to Historical Fiction Award.