DOPO LA LUNA ROSSA E LA LUNA BIANCA, SASSOLI DE BIANCHI TORNA A RACCONTARE IL MONDO DELLA MEDICINA E LE DIVERSE GENERAZIONI DELLA SOCIETÀ ODIERNA
UN ROMANZO CHE INVITA A RIAFFERMARE LA DIGNITÀ DELL’ESSERE UMANO E RACCONTA LA CONDIZIONE DEGLI ANZIANI E DEI GIOVANI EMARGINATI DI OGGI PER RICORDARE IL RUOLO SOCIALE DELLA MEMORIA
UN TOCCO DI NOIR NELLA STORIA DI UN POETA DIMENTICATO AMBIENTATA IN UN RICOVERO PER ARTISTI
Leone Caetani, poeta dimenticato dal mondo, affronta la sua odissea partendo dal Santa Tea, il ricovero per anziani artisti dove una finta e acida solidarietà tra esseri disperatamente soli, orgogliosi e corruschi sfocia nell’aggressività e nel dileggio in attesa dell’ultima liberazione: la giustizia livellatrice della morte. Leone, nel suo tragitto, si imbatterà prima nell’angelo giustiziere del ricovero che, nuovo Caronte, aiuta i compagni a traghettare verso l’ultima dimora. Poi sarà avvicinato da Ricky, una bella e vivace ragazza che gli farà balenare i verdi e illusori paradisi della giovinezza e del ritorno alla vita attiva. Fino a un sorprendente finale in cui il poeta approderà a un incontro risolutivo…
Il romanzo è un accorato richiamo a superare l’inconfessata rimozione di anziani e giovani emarginati che domina il nostro tempo. Un’esortazione a riscoprire, al di là dei miti dell’efficienza, l’assoluta dignità dell’essere umano.
Lorenzo Sassoli de Bianchi è neurologo, imprenditore e appassionato d’arte. Ha fondato la Valsoia, ha presieduto istituzioni culturali e musei, tra cui il MAMbo e il Museo Morandi, ha scritto saggi sull’arte moderna e contemporanea (esplorando in particolare l’arte cinese dei nostri giorni). È Presidente di UPA, associazione che raccoglie gli investitori in pubblicità, e di ICA Milano, Istituto per le Arti Contemporanee. Per Sperling & Kupfer ha pubblicato La luna rossa (2020) e La luna bianca (2021).